Sostrato suburbano
di Maria Cristina Dessì
Aspetto il filobus,
sulla strada di un mondo
macchiato di nuovo
Materie diverse,
in differenti forme di vita
sostrato suburano
ciniche manifestazioni d’interesse,
il ritmo rallenta
poi cambia
poi muore
e la notte alza il sipario
stanca d’aver oziato lungamente.
I vagoni deviano il corso
d’un esistenza smarrita,
impacciata nel freddo inverno consolatore
refugium di vizi umani mai sopiti.
Il cuore si muove
dispera e poi torna,
crolla e si adagia
nel tempore di un’incertezza assicurata.
Gli umani discorrono
muovono braccia
esprimono volontà
e con la facilità
aliena e incredibile
di strateghi scafati
ottengono sentimenti
primeggiano negli affari
e mi ritagliano
una sagoma ingombrante
che cerco di cancellare
nel caldo marciume
d’una sigaretta accesa.